15 giorni in Thailandia senza vedere una spiaggia: il tuo itinerario definitivo.

Per una serie di motivi hai intenzione di andare in Thailandia nel bel mezzo della stagione delle piogge e quindi non sei così sicuro di volere andar in spiaggia? O magari hai appena passato tutta l’estate al mare a lavorare o semplicemente perché ci vivi e quindi il mare della Thailandia sì bello ma sto bene anche in mezzo alla giungla o a raccogliere la merda degli elefanti in riabilitazione in una Farm etica? O semplicemente preferisci il trekking e la cultura buddista alle spiagge piene di turisti internazionali saturi di birra venduta a 2 euro a bottiglia? Beh, sei nel posto giusto! Se dedicherai solo qualche minuto del tuo preziosissimo tempo a leggere questo pezzo, ti passerò un itinerario da fare comodamente* in 15 giorni senza andare una sola volta al mare in Thailandia.

Ecco quindi l’itinerario che io e la mia instancabile** compagna di viaggio abbiamo scelto per la Thailandia in 15 giorni!
Tra le mie storie di Instagram trovate il diario di viaggio dal mio punto di vista… perché poi le lascio visibili non me lo spiegherò mai.

Bangkok

Prima tappa del viaggio è stata la capitale… Una delle città più caotiche che abbia mai visto con un traffico imbarazzante spesso su vari livelli di strade***. La città è costellata di grattacieli e templi e coniuga uno sviluppo ruggente ed un settore entertainment adatto a tutti i gusti, con una spiritualità profonda ed una cultura buddista che mischia il tutto in una esperienza davvero particolare.

Il mio consiglio per girare Bangkok è utilizzare il motorino! La città è semplicemente troppo grande per essere girata a piedi e spesso trovare un trasferimento da un luogo all’altro vi farà spendere di più che prendere uno scooter per la giornata intera! Qui ovviamente predico bene e razzolo malissimo perché i primi giorni non abbiamo preso lo scooter.

Il train market di Maeklong.

Dopo una sparata di 80 km con un motorino di arriva comodamente* ad una delle attrazioni più imperdibili della Thailandia: il mercato sulle rotaie di Maeklong****. Se ti piace l’idea di un treno che ti passi a 10 centimetri dalla faccia Hanoi ti regalerà emozioni molto più forti!

Il floating market di Amphawa

Nello stesso giorno in cui ti sei fatto la sparata verso Maeklong, a breve distanza riuscirai a raggiungere anche Amphawa, un piccolo paesino con un vivace via vai di barchette che ti porteranno a vedere il mercato galleggiante. Questa attrazione è anch’essa paurosamente Mainstream ma la presenza delle barchette ridurrà la sensazione di ressa che avrai sicuramente provato al mercato sulle rotaie.

Chiang Mai

Un comodo night bus ti porterà in poco più di 12 ore di viaggio nella cittadina di Chiang Mai. È una città che brulica di templi e nella quale riuscirai a trovare i massaggi thai più economici della Thailandia, oltre ad avere un bellissimo trekking nella giungla chiamato Monk’s Trail che usavano i monaci per raggiungere il Wat Pha Lat***** scalando la collina (si parte da qui). Per raggiungerlo dovrete solo seguire i drappi arancioni annodati agli alberi lungo il percorso.
Completano i consigli per questa zona alcune meravigliose cascate come le Sticky Waterfall (cascate su cui potrete cimentarvi a fare una scalata a piedi nudi) ed una natura selvaggia e rigogliosa.

Chiang Rai

Un bus di poche ore ti porterà alla città di Chiang Rai, dispersa nella Thailandia più rurale e ricca di templi di vari colori tra cui quello che ho ritenuto di visitare è stato il Wat Rong Khun… qui portati degli indumenti colorati per il tuo post di Instagram!
Degna di nota a Chiang Rai è stata l’esperienza presso The Elephant Valley, una tenuta dove gli elefanti vengono riabilitati dopo essere stati sfruttati dall’industria del turismo e in cui potrai fare varie attività che li aiuteranno (ma dimenticati cose tipo cavalcarli, baciarli o farti il bagno con loro: gli darai da mangiare e raccoglierai la loro produzione intestinale).

That Phanom.

Ancora adesso non ricordo con precisione il motivo per cui abbiamo inserito questa cittadina sul Mekong ai confini con il Laos nel nostro itinerario di 15 giorni… Il primo giorno a Bangkok abbiamo anche provato ad entrare in una agenzia Thai per vedere se riuscivano a farci fare il giro che volevamo e quando gli abbiamo detto che volevamo andare anche lì hanno chiuso l’affare invitandoci ad uscire.

Ad ogni modo, per arrivare a That Phanom da Chiang Rai abbiamo preso un bus di 18 ore ed un van di altri 90 minuti per arrivare nella cittadina più autentica che abbiamo visto nel nostro viaggio******.

Il tempio centrale della città è sulla piazza principale ed è molto visitato dai thai perché all’interno deve contenere una qualche reliquia del Buddha, volevamo inoltre vedere le casette galleggianti che usano i pescatori ma erano tutte su terra ferma e la nostra visita si è risolta in un giro in motorino per esplorare i templi più dispersi e deserti della Thailandia, le risaie, la vita autentica e la natura che circondava il piccolo centro.

Pak Chong.

Questa piccola città è la porta di accesso al Khao Yai National Park, uno scrigno di giungla selvaggia, protetto dal Governo Thailandese dove grazie ad una guida esperta della Green Leaf siamo riusciti a vedere un branco di elefanti allo stato brado, scimmie di varie specie che si lanciavano da un albero all’altro o affollavano le strade per fermare le macchine e ricevere qualche banana, ragni spaventosi e uno scorpione grande come un astice il tutto condito dalla costante minaccia di essere prosciugati dalle sanguisughe che affollavano il terreno.

Nel nostro girovagare in motorino siamo inoltre riusciti ad arrivare alle grotte dei monaci ed abbiamo fallito la missione di raggiungere indipendenti la grotta da cui esce la nuvola di milioni di pipistrelli al tramonto (che però è raggiungibile con una escursione guidata sempre da Green Leaf).

Ayutthaya.

Mentre il resto del mondo si reca ad Ayutthaya con una escursione da Bangkok con circa 50 Euro, prendendo il treno ci siamo arrivati alla magica cifra di 1.90, abbiamo noleggiato il motorino con altri 15 ed abbiamo visto templi per tutto il giorno e scoperto il Pad Thai.

Ora, il numero di templi che abbiamo visitato durante la vacanza è stato talmente grande che non sto nemmeno qui ad elencarli tutti. In questo sito ci sono però quelli più antichi con le rovine Khmer che creano delle immagini imperdibili (come la testa del Buddha tra le radici).

Bangkok e il ritorno.

Vista Ayutthaya molto velocemente grazie al metodo “sparata in scooter”, abbiamo scelto di non dormire e prendere il treno verso Bangkok a circa 0.99 Euro per passare le ultime 2 serate a Khaosan (davvero impegnative) e vedere le ultime cose che avevamo in lista come i siti di street art e the airplane graveyard (punta il navigatore qui).

C’è infatti un luogo a Bangkok dove potrete visitare un piccolo cimitero di aerei, entrare nella cabina di comando e giocare con le leve, i flap e tutte le cianfrusaglie che ci troverete dentro.
Questa parte del viaggio è adatta agli Urbex e alla gente a cui piacciono i luoghi dell’abbandono ed è agevolmente raggiungibile con il motorino che noleggerete!

Note ignoranti a pie’ di pagina.

* Comodamente è sempre un concetto relativo, in questo caso approfitterò di aver iniziato a scrivere un pezzo con itinerario per descrivere anche con quali modalità ci siamo mossi e a cosa stare attenti.
** Instancabile è sempre un concetto relativo ma devo dire che in questo viaggio ho trovato una zavorrina che così tanto zavorra non è ma si terrà comunque l’appellativo per il resto della vita perché abbiamo usato diverse volte il motorino e quindi è promossa a tale titolo dalle consuetudini di strada.
*** Sì perché a Bangkok è facile che troviate strade al piano terra con sopra anche altre 2 strade che vomitano il traffico in varie direzioni e dalle quali spesso cadono liquidi e Dio solo sa cos’altro.
**** È incredibilmente mainstream sia per i locali sia per i turisti internazionali… Il treno passa pianissimo e il mercato funziona ormai solo perché c’è il treno che ci passa sopra ed è una attrazione turistica. I prezzi dei beni offerti sono orientati di conseguenza verso l’alto! Da vedere ma io non ci investirei una giornata di escursione guidata da Bangkok, è più che sufficiente passarci un paio d’ore e farsi la foto con il treno.
***** Fallo il Monk’s Trail,il tempio che raggiungerai vale veramente la fatica!
****** E quando dico autentica intendo che non c’era un turista europeo che fosse uno, ci guardavano tutti quando camminavamo per strada e sembravano davvero stupefatti di vedere che il turismo era arrivato fino a loro.

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