N incredibili immagini di Venezia (a cui in effetti non dovresti credere) e che sicuramente non devono influenzare le tue aspettative sul viaggio

Instagram rovina la vita.
La prima volta che l’ho pensato stavo prendendo una ramanzina da una ragazza nel periodo in cui ancora si poteva vedere il “segui già”, ovvero dove mettevano i cuoricini le persone che seguivi già… fortunatamente quei tempi bui e difficoltosi sono ormai superati ma rimane comunque l’annoso problema delle aspettative che ti crei nel momento in cui organizzi le tappe di un viaggio informandoti sul social network.
Completa questa logicissima intro il fatto che, come si sarà ormai capito nel caso tu mi segua, sono Veneto, e per mia grande fortuna abito a circa 40 minuti di macchina da Venezia* e quindi l’ho vista diverse volte per vari motivi diversi.
Se mi dedicherai alcuni minuti del tuo inestimabile tempo, un po’ come ho già fatto con il Vietnam, cercherò quindi di elencarti alcune incredibili immagini (a cui in effetti non dovresti credere) su una città pazzesca, a pochi chilometri dal mio piccolo paesino d’origine nel bel mezzo del niente: Venezia.

Nois7, ti prego non me ne volere!

Devo specificare che gran parte delle immagini che vedrai di seguito sono prese da un account Instagram denominato Nois7.
Credo sia un grafico e credo sia davvero molto bravo! Questo articolo non è finalizzato a sminuire il suo lavoro ma piuttosto a mettere in guardia persone che cercano informazioni su un luogo che è rappresentato in maniera artistica (e di fantasia) su Instagram ed il successo dell’immagine fa sì che l’algoritmo fiondi direttamente una persona che non ne sa niente proprio su un’immagine che non corrisponde alla realtà delle cose.
Quindi Nois7, non me ne volere!

1 Ninfee floreali sulla superficie.

E con 33 mila like entriamo a Venezia con una magnifica immagine di un gondoliere che naviga placido tra le ninfee in fiore che galleggiano sulla superficie dell’acqua.
No, non esiste! L’acqua dei canali di Venezia non è propriamente salata ma è schifosamente salmastra e questo non consente la nascita e la crescita della flora in questione.
E per di più i canali sono così trafficati da scafi di ogni genere che se anche per assurdo proliferassero le Ninfee sulla superficie, sarebbero ridotte in una poltiglia vegetale mista gasolio mista fogne dal passaggio delle eliche.

2 Lo scorcio alberato tra le lanterne orientali.

E dall’alto dei 33 mila like di questa immagine vi dico che non è stata scattata da un qualche genere di promontorio alberato, ai margini di un bosco abitato da monaci buddhisti che adornano l’ultima fila di alberi con lanterne orientali, l’immagine di base è stata scattata da un ponte.
E sul ponte non ci sono alberi, e anche se ci fossero alberi, in Veneto le lanterne orientali non le mettiamo per fare i fighi. Abbiamo già i lampioni stile 1861 che fanno abbastanza, non ci servono ‘ste esoticate**!

3 La via lattea che si riflette sui canali.

Dai 29 mila like di questa immagine inizio a sentire che sto per partire per la tangente… Che immagine bucolica con questo cielo stellato, nel bel mezzo della notte, da dove si vede addirittura la via lattea e tutte le sfumature più assurde che l’universo ci possa regalare… Sembra un sogno!
Allora, da dove inizio? Diciamo che il clima nella Pianura Padana crea delle condizioni di umidità, spesso accompagnate da foschia, spesso accompagnate da una nebbia che, se venissi per la prima volta da fuori, non saresti nemmeno in grado di tenere la strada.
Figuriamoci una Laguna localizzata a margine della Pianura Padana quali condizioni di visibilità possa regalare ad un visitatore medio che, dopo aver visto questa immagine, si aspetta di vedere la via lattea.
No, per capirci, a Chioggia, una località poco lontana sia da dove scrivo, sia da Venezia, si sono inventati addirittura un termine per indicare i pochi, fortunati giorni in cui la foschia si dirada ed il cielo diventa finalmente limpido: “Stravedamento“.
Bene, nemmeno nel giorno di Stravedamento più straordinario, per la fortunata combinazione di emissioni inquinanti e inquinamento luminoso, sarebbe possibile vedere qualcosa del genere.
E da fotografo neofita, dubito che anche con la migliore attrezzatura del mondo, le condizioni meteo migliori del mondo ed il fotografo più paziente del mondo, si riuscirebbe ad ottenere un’immagine così da quel punto di osservazione.
Io sinceramente non ci credo, non me la sento nemmeno di insinuare il ragionevole dubbio, è impossibile***.

4 La magnificenza dei cetacei tra le briccole e le gondole.

Qui parliamo di 37500 like, nel momento in cui scrivo… Non c’è da meravigliarsi che ti salti fuori questa immagine se cerchi informazioni su Venezia quando sei su Instagram.
Lascia però che smonti anche questa composizione analizzando come prima cosa la profondità dei canali di Venezia.
La profondità dei canali di Venezia è tale da permettere alle gondole ed a piccole imbarcazioni di navigare… tanto per essere precisi però, le Gondole, tipiche imbarcazioni create proprio a Venezia sono realizzate con il fondo piatto (e pertanto “pescano” pochissimo). Già questo dovrebbe suggerirti che la profondità non sia molto elevata. Inoltre gli argini dei canali sono muri che sorreggono marciapiedi quando non sono palazzi… Figuriamoci se le fondamenta di questi edifici possono partire da una profondità superiore ai 5 metri.
Bene, passiamo poi ad analizzare la limpidezza dell’acqua ritratta in questa foto: non esiste! Semplicemente a Venezia non esiste che l’acqua sia così limpida e poiché i canali non sono profondi, è una laguna piena di fango e soprattutto è trafficata!
Per la combinazione di questi 2 indizi:

  1. I capidogli non avrebbero spazio di manovra a sufficienza anche solo per venirsi ad incagliare sui canali di Venezia,
  2. Anche nel caso esistesse un cetaceo di questa specie così ignorante da venirsi ad avventurare nei canali di Venezia, si vedrebbe a malapena il suo dorso emerso dall’acqua grazie alla foschia, figuriamoci se si riuscirebbe a vedere la coda immersa nel fango, 2 metri sotto la superficie.

5 Le lampadine no.

Bella immagine! Abbastanza verosimile, veramente…
Non ci sarebbe molto da dire se non che comunque i canali di venezia sono navigabili, e questo comporta che possano passarci imbarcazioni, è molto difficile trovare degli addobbi di questo tipo, vorrei dire impossibile ma magari in alcuni casi potrebbero anche usarli.
Mi rimane un forte dubbio sulla piega che prendono questi fili, dubito che sarebbero così arcuati data la larghezza del canale… per il resto, su questa composizione, non c’è molto altro da dire.

6 Boh!

Gran bella immagine da 43 mila like!
Però, lasciatemi dire che:

  1. Non esiste nessun fenomeno che attiri così tante lucciole sullo specchio lagunare.
  2. Non credo esistano gondolieri di quelle dimensioni.
  3. Una gondola ha un prezzo astronomico, le producono solo poche famiglie in tutta Venezia che si tramandano i segreti per la costruzione di padre in figlio… Costano un fottio ed è per questo che nessun gondoliere si azzarderebbe mai a condurle solo con la forza del pensiero come fa questo tizio.

7 I canali ghiacciati.

Semplicemente, l’ultima volta che è successo le immagini erano solo in bianco e nero****.

8 Per i cetacei, vedi sopra.

per i cetacei vedi sopra!

Per i cetacei vedi sopra!*****

9 Per i cetacei e la trasparenza del fango, vedi sopra.

… ci siamo capiti!
Sarebbe di una poesia quasi commovente che questa immagine fosse presa dalla realtà, avremmo vinto noi!
Invece purtroppo siamo nella realtà e Venezia è piena di problemi, resiste da centinaia di anni ma è piena di problemi… uno di questi è quello di non avere cetacei che condividono i canali con le eliche delle barche (o forse no, non è un problema così grande).

10 Daje!

Recentemente sono uscito in barca con una crew composta dal Dott. Geologo Andrea Pavanati, alla Zavorrina (che nel frattempo non mi ha mai perdonato per quella questione di Instagram) e una inarrivabile futura moglie del buon Dott. Geologo Andrea Pavanati… Beh non mi dilungherò troppo sui dettagli ma in quell’occasione ho scoperto che se l’acqua è molto bassa, le eliche alzano il fango dal fondo. Figuriamoci una pinna di 3 metri di larghezza cosa è in grado di fare.
Ad ogni modo, per i cetacei vedi sopra!

11 Per i ghiacci in Technicolor, vedi sopra!

Ciao Nois!

Scrivere questo articolo è stata un’occasione per andare a visitare da cima a fondo il profilo di Nois7 e devo inchinarmi alla creatività ed al pregio dei suoi lavori… soprattutto quelli realizzati a inizio profilo che erano più surreali che di fantasia, fateci un salto se avete tempo e soprattutto voglia!

Note ignoranti a piè di pagina.

*E nel caso te lo stia chiedendo, giusto perché oggi mi sento particolarmente innocente e in vena di elargire informazioni, sì, Venezia si può raggiungere agevolmente in macchina, ci arriva il treno, e non è un’isola sperduta nel bel mezzo del mar Adriatico ma un insieme di isole nel bel mezzo di una Laguna collegato alla terraferma dal Ponte della Libertà.
** E vorrei ricordare che qui ci sono delle anime indipendentiste che ve le raccomando… qualche lustro fa una manica di personaggi denominata “I Serenissimi” ha trovato il modo di sbarcare in Piazza San Marco con una specie di camion corazzato e tappezzato da carro armato che montava la bandiera con il Leone alato sul tettuccio, figurati le lanterne orientali che fine farebbero in una notte qualsiasi di bagordi.
*** o così scarsamente probabile da renderlo sostanzialmente impossibile.
**** e per di più il fango ghiacciato non ha quel colore!
***** qui almeno non c’è l’acqua trasparente ma per quanto riguarda i cetacei, vedi sopra!

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