Nella vita ci si scontra spesso con le condizioni che si dovranno soddisfare per ottenere ciò che si desidera. E per soddisfare le condizioni ci sarà un prezzo da pagare: in fatica, in tempo speso, in denaro o in qualsiasi modo si paghi, questo è comunque un compromesso con cui tutti, chi più chi meno, sono costretti a fare i conti.
Però se un obiettivo ce l’hai davvero, le condizioni sei anche disposto a soddisfarle… E questo ovviamente vale anche per i viaggi.
Quindi, veniamo al punto: stai valutando di fare un viaggio On the Road in Colombia ma hai qualche dubbio perché ad esempio Google Maps ti indica 8 ore per fare 300 km? O perché chiunque ci sia già stato ti sconsiglia di farlo perché è un vero e proprio inferno?
Bene, se mi dedicherai solo pochi minuti del tuo preziosissimo tempo, cercherò di toglierti ogni dubbio sul fatto che effettivamente sia un inferno (e spero ogni dubbio sul farlo o non farlo) con questa descrizione di cosa abbiamo visto io e il mio socio Nico “El Sinto” Patrian, da febbraio 2020 anche noto come “The Bitch Owner“, lungo le strade di quei 4000 km di Grand Tour in Colombia, in cui neanche a dirlo non abbiamo seguito l’itinerario prefissato, abbiamo visto meno cose rispetto al programma e totalizzato comunque lo stesso numero di chilometri… Perché la vita, semplicemente, succede.
1. STRADE DI MERDA.
Sì, le strade sono di merda in tutti i sensi del mondo… Devo confessare: finché pianificavamo il viaggio bevendo litri e litri di birra, pensavo di riuscire a battere i tempi indicati da Google Maps* grazie alle nostre doti di guida e a un pizzico di spavalderia. Invece poi ti ritrovi con:
- Strade tutte tornanti a 1 corsia per senso di marcia
- Sterrati
- Limiti di velocità schifosamente bassi
- Sentieri per cavalli
- Dossi
- Dossi occulti
- Crateri
- Crateri in curva
… e ogni buon proposito di non passare quelle 78 ore in macchina va a farsi benedire.
2. TRAFFICO PESANTE
Ad aggravare la situazione sulle strade già di per sé lente, troverai un numero schifosamente alto di camion** e mezzi pesanti in generale. Diciamo che la presenza di questi veicoli non mi ha turbato, almeno inizialmente, ma nel lungo periodo sono diventati un tantino fastidiosi, soprattutto sulle salite di montagna dove si creano vere e proprie carovane di camion che si arrampicano ai 20 km/h per decine di chilometri.
3. CANTIERI
E qui devo ringraziare il governo Colombiano che sta facendo un lavorone per proiettare il paese in una viabilità avanzata, ma il risultato è che non c’è un tratto di strada in ogni trasferimento che farai che non sarà interessato da un qualche tipo di cantiere. Le frasi “Obra en la via” e “Pare” lungo il percorso diventeranno un mantra che potrai ripetere autonomamente e ti sarà utile per sopportare il fatto di doverti inventare un sorpasso per quel camion che hai visto 5 macchine più avanti fino a che non sarà il momento giusto di farlo…
4. NAVIGATORI IN PANNE.
Stiamo raggiungendo i limiti dell’aiuto che posso darti: preparati al fatto che i navigatori andranno fuori uso… O meglio, loro andranno per la loro strada che spesso diventerà un assurdo sterrato, una discesa di chilometri con pendenze indecorose, tutta tornanti, con le corsie in cemento giuste per le ruote e nient’altro o un maledetto sentiero per cavalli che poi scoprirai riportarti alla strada principale poco più avanti rispetto a dove avevi svoltato… Quando poi si metteranno a ricalcolare e cambiare orientamento di continuo nel traffico di Bogotà dovrai tirare fuori le tue abilità di orientamento e fare da solo. E potrai fermarti e ricontrollare le opzioni, aggiungere o togliere i pedaggi, assicurarti che sia il percorso più veloce ma loro andranno in panne! E nemmeno l’incredibile Maps.me si è salvato questa volta… Abbiamo dovuto valutare di svolta in svolta se seguirlo o meno. Non andare in panico, sarà divertente***.
5. SORPASSI CREATIVI.
Ti sconsiglio di andare su YouTube a cercare video di sorpassi creativi fatti in Colombia… Sono un tantino scoraggianti. Però posso assicurarti che sulle strade a tornanti, dove si creano lunghe file lentissime di camion, potresti vedere una corriera sfrecciare alla tua sinistra e sorpassare alla cieca in curva (soprattutto in discesa****). Inoltre sulle strade a più corsie non esiste un comportamento decifrabile perché sia la corsia di destra che quella di sinistra potrebbero essere intasate da un mezzo lento (grande o piccolo che sia) e i sorpassi verranno fatti semplicemente dove si trova spazio: sia esso a destra o a sinistra.
6. PEDAGGI.
Per finanziare i continui cantieri sulle strade Colombiane, ti troverai a dover pagare una quantità di pedaggi spaventosa… I prezzi non saranno mai eccessivamente alti ma il numero di soste al casello sarà davvero impressionante. In un tour di 4000 km, ho collezionato tutti gli scontrini (46 in totale) per un valore totale di 441300 pesos… Quindi circa 120 Euro ed un valore medio di circa 9600 pesos a pedaggio, oppure, volendo creare un indicatore utile per chi prevede di fare un On the Road: circa 110 pesos/km.
7. POSTI DI CONTROLLO.
La Colombia sta lavorando davvero molto per togliersi di dosso la cattiva reputazione degli anni 80 e 90, in cui alcuni uomini d’affari si sono messi a trafficare prodotti agricoli locali raffinati diventando ricchissimi ma sprofondando il paese in una instabilità ed una corruzione insopportabili. Oggi il paese è visitabile e per infondere sicurezza, per strada troverai moltissimi posti di controllo, realizzati dalla polizia o dall’esercito. Il momento in cui si viene fermati è una cosa un po’ particolare che muove alcune emozioni e merita un post a sé! Nel caso non vi fermino salutate le forze dell’ordine con il pollice verso l’alto (per loro è un ringraziamento e quando ti risponderanno, per te sarà una sorta di “tutto ok abbiamo controllato noi”).
8. COMPARENDOS.
Comparendo è il termine che viene usato in Colombia per definire una sanzione amministrativa (volgarmente detta anche multa)… Allora, già la velocità media di percorrenza delle strade è molto bassa, in più quando c’è strada libera ci sono limiti che nel migliore dei casi saranno di 100 in autopista, ma non stupirti di trovare i 30 per lunghi tratti (anche senza motivo) e, diciamo, la Polizia Colombiana non ha un gran senso dell’umorismo per quanto riguarda la velocità…
Un comparendo per eccesso di velocità (C29 nel Codigo Nacional de Transporte), può arrivare in qualsiasi momento da qualsiasi punto della strada o delle pattuglie che ci sono in giro e, qualsiasi sia l’eccesso, costa 438900 pesos, che per inciso è 15 volte la paga minima giornaliera in Colombia.
Ne abbiamo presi 3*****.
9. PICO Y PLACA.
Ogni città della Colombia ormai ha un sistema di targhe alterne che costringe a non circolare tutti i veicoli con un determinato numero finale nella targa. È utile controllare gli itinerari e verificare che non ci siano limitazioni nel luogo di destinazione o di passaggio… Le informazioni si trovano cercando semplicemente on line.
10. VENDITORI DI BENI E SERVIZI.
Ogni volta che sarai costretto a fermarti, per qualsiasi motivo ti fermerai, ci sarà gente che vuole venderti qualcosa… Frutta, bibite, accessori auto, qualsiasi cosa! Alcuni ti laveranno il vetro, altri colpiranno le tue gomme per verificare se c’è pressione sufficiente grazie ad anni e anni di esperienza, altri ancora vorranno semplicemente i tuoi soldi****** perché hanno avuto la fortuna di essere lì in quel preciso momento.
11. GUIDA AGGRESSIVA.
Non sono pienamente convinto che i Colombiani siano aggressivi alla guida! Però nel vasto pubblico che ormai segue questo blog potrebbe esserci qualcuno con la guida meno aggressiva della mia al quale sembrerà che i Colombiani abbiano una guida molto aggressiva… Se stai leggendo e ti intimorisce guidare allegro sui cambi di corsia, sappi che, sì, i Colombiani guidano aggressivi e, sì, ho guidato aggressivo anch’io, sennò non si andava avanti.
NOTE IGNORANTI A PIE’ DI PAGINA.
* che, per inciso, sono tempi lunghi in confronto alle distanze da percorrere solo finché sei in Italia…
** Di quelli americani fighissimi, tutti in metallo, che bruciano direttamente orsi polari per andare avanti.
*** Lo vuoi percorrere un ponte in lamiera alto 50 metri?
**** Dopo un po’ inizierai a capire la logica di queste follie: se ti trovi in discesa, il senso contrario si trova in salita e quindi il tempo prima del frontale con il capo fila che sopraggiunge, si allunga. So che la manovra sembra da pazzi ma molte volte ho pensato che convenisse seguirli e usarli come “scudo”, pur di superare i bestioni che avevamo davanti.
***** Il record nella società di noleggio era di 9, realizzato da un francese.
****** La regola d’oro è usare il pulsantino si chiusura delle portiere o impostare la chiusura automatica alla partenza (vedi anche i motivi per noleggiare un Pandino e girare On the Road il Marocco… capirai perchè!) .