La vita è una continua sorpresa… Cambia solo il modo in cui reagiamo quando veniamo sorpresi, il quale può variare in un ampio spettro di comportamenti umani, dal prenderla clamorosamente bene, con tanto di giubilo e freni a mano in piazza, allo sbattere la testa contro un muro per cercare di dimenticarsi il terribile disappunto che si sta provando.
E nel caso specifico del periodo che stiamo vivendo in Italia, se anche tu ti schieri dalla parte di coloro che sbatterebbero la testa contro un muro fino a dimenticarsi dei limiti imposti dal Decreto, ti potrebbe fare piacere sapere che non sei solo e magari postare qualcosa a tema sui social… Io invece ho un blog che parla di viaggi ignoranti e devo stare “molto attento* a quello che faccio”… Ciò non toglie che oggi stai leggendo un articolo speciale a tema Covid-19 demmerda.
Ed è per questo che, se mi dedicherai solo pochi minuti del tuo preziosissimo tempo online, ti fornirò una guida definitiva che non ti porterà da nessuna parte ma ti aiuterà a gestire lo stress causato da quello che succede online con tutta Italia a casa che non fa altro che smanettare sui social**.
1. IL POTERE DÀ ALLA TESTA (DELLE DONNE).
Insomma un bel giorno ti svegli e c’è una conferenza stampa del tuo Presidente del Consiglio: giacca e cravatta istituzionali, sfondo azzurro, bandiere, una voce pacata ma ferma, qualche sguardo dritto in camera e BOOM! Sex Symbol! Prese tutte! Non ne resta una che non pensi a Conte “in quel senso”… Cioè c’è una pagina su Instagram che si chiama “lebimbedigiuseppeconte” che è passata da 200 a 200k in 2 giorni! E i post sono di questo tenore:
No, allora ditelo! Ditelo che devo diventare Presidente del Consiglio.
2. PERSONI FURIONI OVUNQUE.
Il numero di persone perennemente online inevitabilmente è cresciuto, e quindi anche quello di casi umani che affollano le tastiere e gli schermi degli smartphone. Non dovresti quindi sorprenderti nel trovare il post di qualcuno che ha visto quei dannati ragazzini girare in motorino in barba al blocco e pretende che le forze dell’ordine mollino tutto per accorrere a fucilarli***…

3. PERSONI PANICONI.
Sempre grazie al fatto che tutti sono online, c’è una quota di personaggi che sono impanicati (tutta la vita o solo in questa specifica fase della loro esperienza) e quindi si mettono ad esaminare i dati, indagare, studiare chissà che cosa… Ed il risultato è che mettono un post con le loro conclusioni e chi ha del preziosissimo tempo da dedicargli si impanica allo stesso modo, e inizia a indagare e studiare chissà cosa fino magari a sclerare male e ad autopromuoversi al punto 2.
4. GENTE CHE SI ALLENA A CASA.
E finché si allena a casa va tutto bene, ma poi si filmano e postano… Postano tutto! Cioè già uno è depresso perché hanno bloccato il campionato di Basket e non può andare a farsi 40 minuti di panchina in Prima divisione, già hanno chiuso le palestre di Crossfit e figurati se ho la forza di massacrarmi così senza nessuno che mi urla NO REP nelle orecchie… In più ho sempre fame e sonno…
Non so! Cosa dovremmo fare? Dobbiamo tutti sorbirci il fatto che riusciranno a tenersi in forma per l’imminente estate e mettergli anche like?
5. MEME COME SE PIOVESSE.
Questo è il periodo storico in cui le menti sono in assoluto più prolifiche: gente costretta in casa, noia, e un sentimento che ti accomuna 60 milioni di perfetti estranei. È naturale che pur di evadere nascano idee, immagini e frasi di una sottigliezza quasi poetica, che diventano virali in un attimo e subito dopo vengono dimenticate perché ne sono uscite altre 10.

Probabilmente scritta da un marito costretto in casa con la moglie senza poter andare al BAR o semplicemente da un futuro serial killer
6. NON HAI NUOVI CONTENUTI DA VEDERE.

7. APERITIVO IN VIDEOCONFERENZA.
Ebbene sì, essendo Veneto, una volta che ho appreso la serrata di tutti i bar, ho fatto un assalto al supermercato e preso tutta la birra che potevo… Forse ho un problema, ok! Ma vuoi dirmi che non hai ancora provato a fare un aperitivo in videoconferenza con i tuoi amici? E vuoi dirmi che non siete finiti tutti con un filtro di Instagram o Messenger a fare gara a chi mangia più Hamburger o a mimare un attacco della ribellione di Guerre Stellari? Eh? MENTIROSO!

Dott. Geologo Andrea Pavanati ed un freschissimo Nico Patrian, da febbraio 2020 anche noto come The Bitch Owner
8. VIDEOCHIAMATE ASSURDE.
E se non ricadi tra coloro i quali hanno contribuito ai bilanci dei birrifici in videoconferenza, magari ti sarà capitato di fare una qualsiasi videochiamata con qualcuno che non puoi vedere.. scoprendo che cascate sui filtri proprio come quando fai aperitivo! Cioè questi social per videochiamate non vogliono veramente farti comunicare, vogliono solo farti collegare… È meglio una buona vecchia telefonata, sarai più romantico ed efficace, a seconda di chi chiami. Dirai molte più cose e non finirai su una astronave di guerre stellari in mezzo a una battaglia!

9. LA “DEL TUTTO CASUALE” FORTUNA DI NETFLIX.
Allora, le chiacchiere stanno a zero, se c’è una cospirazione in atto che ha portato all’epidemia, è stata architettata da Netflix… Meditate gente, meditate!
10. LE PUBBLICITÀ A TEMA TRAVEL SU INSTAGRAM.
Questo è un argomento che mi ha colpito profondamente. C’è tutto il mondo che sta gradualmente bloccando i viaggi, e noi Italiani in particolare, e continuano a saltare fuori pubblicità di travel agency, travel photography, travel manager…
Allora io ho capito che prima o poi finirà e loro saranno pronti a inondare i cieli e devono farci voglia di diventare tutti coordinatori WeRoad, però sinceramente non credo sia un investimento molto efficiente quello orientato in questo tipo di pubblicità, almeno per il momento. Poi se la vedano loro, io non so niente!
11. I GRUPPI FACEBOOK DI VIAGGIATORI.
Presi continuamente tra il panico di coloro che sono in viaggio e non sanno più come tornare a casa e l’egocentrismo di coloro i quali hanno di recente effettuato un viaggio e quindi sentono il bisogno di condividere i loro magnifici scatti, i Gruppi di Facebook composti da viaggiatori sono in questo momento il luogo online che ti farà vivere più emozioni differenti… Quasi quasi sfido Viaggi Social e faccio da Troll****
12. LE CATENE.
Che Dio li abbia in gloria e possa perdonarli per l’eternità… hanno fatto ricominciare le catene. Era dal tempo degli sms scritti con le k e senza spazi che non ne vedevo così tante… Adesso sono sbarcate anche nelle storie di Instagram e spezzerei in 2 il telefono.
CIAO VIAJEROS!
E adesso speriamo di non avere a che fare ancora a lungo con questa situazione insopportabile e di poter tornare a viaggiare come si deve in Italia e all’estero… Nei prossimi mesi l’invito a partecipare al blog e a fare da guida locale online nel proprio paese è aperto a tutti!
Mi piacerebbe si spargesse la voce*****…
E mi piacerebbe molto che questa situazione si trasformasse in un’opportunità per tutti di viaggiare e scoprire posti sconosciuti restando vicini a casa, pronti a muoversi un pochino, quando si potrà!
Umilmente vostro, il Founder & CEO.
NOTE IGNORANTI A PIÈ DI PAGINA
* e resistere alla tentazione di partire a razzo con articoli su località italiane mettendo come motivazione: “visto che c’è il virus, solo per quest’anno, perché non prenotare a Igea Marina, ma che dico!? Gabicce” associando per sempre alle suddette località l’idea che siano dei lazzaretti o delle ruote di scorta rispetto al turismo internazionale.
** E da qui in poi cercherò di non parlare mai più del virus nel blog perché, veramente, l’argomento ormai mi ha dato la nausea a dei livelli che non avrei mai pensato di arrivare.
*** loro, i loro genitori e i genitori dei loro genitori, impenitenti maledetti bastardi!
**** In quel gruppo non azzardatevi a chiedere informazioni su Chernobyl perché vi beccate una shitstorm sicura! E infatti partirei con un: “insomma se voglio andare a Chernobyl quasi mi lapidate però scommetto che una passeggiatina al sole oggi ve la fate, bastardi!”. E invece non mi abbasso a queste cose e posterò solo questo articolo sul blog.
***** e quando dico “mi piacerebbe si spargesse la voce” intendo DOVETE SPARGERE LA VOCE! Altrimenti potete continuare a mettere su musica al balcone anche se state alla Mea e il vostro vicino più prossimo è a 500 metri di distanza.