Berbero Guida cammello deserto Merzouga

Nuova Generazione Salvatores

Era da un po’ che mi sentivo bloccato nello scrivere, ma poi, BOOOOOOM, come uno schiaffo ricevuto da quella tizia che credi t’abbia fatto l’occhiolino ma in realtà non l’ha fatto, il discorso di Draghi.

“L’Italia si risollevò dal disastro della seconda guerra mondiale […] soprattutto grazie alla convinzione che il futuro delle generazioni successive sarebbe stato migliore per tutti.”

Ma non preoccupatevi, non ho intenzione alcuna di parlare di questo, perché non ne sono in grado e questo è pur sempre un blog di viaggi (ignorante anche).
Cito perché nella mia mente si è subito riaffacciata la frase “c’è da rifare l’Italia” di Diego Abatantuono in un film cult del cinema italiano ambientato in quel periodo storico.

Il film in questione è “Mediterraneo” di Salvatores, capolavoro che fa parte della Tetralogia della fuga insieme a “Marrakesh Express”, “Turnè” e “Puerto Escondido”.

Fil rouge di queste pellicole è la fuga da una realtà che non si comprende o che non si vuole accettare, cercando di scoprire o magari riscoprire se stessi attraverso il viaggio.

Perché spesso e volentieri, “il viaggio”, è il mezzo con cui le varie generazioni hanno trovato il modo di fuggire dai propri problemi, frustrazioni, stress ed ansie, ed è il modo in cui ognuno di noi in realtà può capire cosa c’è dentro noi stessi.
Inconsciamente sappiamo che le nostre “risposte” le possiamo trovare solo sulla strada.

Non importa del perché è del come si viaggia, se per una vacanza per staccare o per diletto o se ne si fa una scelta di vita.
Non importa quanto viaggi e per quanto a lungo, se anche solo per un week end o per una vita intera senza meta.
L’importante è solo andare.

Non importa se stai ammirando uno degli infiniti Patrimoni d’Italia, se stai smaltendo una serata pesante in una spiaggia di Ibiza, se stai seduto sul Malecon a L’Avana a guardare passare gli Almendron, se stai passeggiando tra i colori del festival delle Lanterne ad Hoi An, se stai guidando tra le infinite colline verdi della Colombia o negli immensi deserti degli U.S.A. o del Marocco.
Ti sentirai vivo, ti sentirai te stesso e ti sentirai parte del mondo.

Certo viaggiare forse non è tra le cose più importanti nella vita, ma di sicuro tra le cose meno importanti è in assoluto quella più importante.

Il mondo è troppo vario per stare fermi e per citare Teresa di “Marrakesh Express”:

“C’è qualcuno in questo mondo che mi vuole capire, io non mi capisco, ed è per questo che ho voluto viaggiare”

El Sinto Redneck Instagram Nico Patrian

Hai letto un articolo di questo ceffo.
Lo trovi anche su Instagram dove alterna foto in skateboard a cose da spiaggia perché lui ha una spiaggia e lavora guardando il mare…
Sarà per questo che riesce ad essere così profondo.
Lui è Nico Patrian

Potete leggere un altro suo articolo che parla degli ostelli qui.

Se sei un viaggiatore seriale, viaggi on the road, viaggi in aerei a pedali, dormi anche sotto i ponti o semplicemente al ritorno da un viaggio senti una irrefrenabile voglia di raccontare le tue esperienze e quello che effettivamente ti sei “portato a casa” da un viaggio, scrivici!
Abbiamo spazio anche per te.
Il Founder & CEO

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