Manifesto del Viaggiatore Ignorante*

Credo che ogni persona dovrebbe avere una vita ricca di storie da raccontare.
E affinché ognuno possa avere storie da raccontare, devono succedergli delle cose.
Per questo ho deciso di iniziare a scrivere di viaggi… voglio che ti succedano cose in giro per il mondo!
E in genere se sei “ignorante” e parti per i viaggi senza prenotare niente, ti arrangi come puoi pur di spostarti da un luogo all’altro, o semplicemente, una mattina parti per andare al lavoro, ti dimentichi di fermarti in sede, e arrivi in Turchia, beh, di cose da raccontare te ne dovrebbero succedere parecchie.

Mi chiamo Gianluca, non sono nessuno e non so niente*.
Sono nel cammin di nostra vita, vagamente imbarazzato nello scrivere se sia proprio la metà perché questa cosa dell’invecchiamento, diciamocelo, potevano anche evitarcela… Ad ogni modo mi trovo a volermi addentrare nella selva oscura, vedere quanto grande sia, scoprire com’è, trovare se c’è qualche cascata, qualche grotta carsica o di qualsiasi altro stile geologico o i segni del passaggio di qualche animale selvatico, qualche minuscola rana velenosa o uno scorpione grande come un’aragosta e quasi quasi anche accamparmici in mezzo.
Allo stesso identico modo, sento il vero e proprio bisogno di esplorare città lontane da casa, ascoltare lingue incomprensibili, leggere cartelli incomprensibili, aspirare scarichi e polveri sottili di ogni genere, osservare culture diverse dalla mia e trovare il modo di farlo dallo stesso piano della maggior parte dei locali: la strada.
Proprio come sento il bisogno di un bell’On The Road, sento il bisogno di una bella spiaggia, un mare cristallino, le palme, la barriera corallina detta anche Reef… Cose così!
Il relax chiuso in un lussuoso hotel all-inclusive, invece, mi ha già annoiato solo a pensarci.
Condividerò con te quello che ho scoperto nei pochi viaggi che il mio tempo libero e il mio conto corrente mi hanno permesso di fare:

  • sui luoghi in cui ho avuto la fortuna di recarmi,
  • sulle esperienze che si possono fare in giro per il mondo
  • sui comportamenti umani fuori comfort zone…

Quale modo migliore di farlo se non mettersi a nudo in rete con un bel** blog in palese ritardo rispetto a tutto il resto dei blogger del mondo perché l’internette è ormai saturo di personaggi che parlano di viaggi, di come abbiano realizzato il loro sogno e di quanto incredibile sia essere un nomade digitale, quale!?
Ed eccomi alle presentazioni di quello che mi propongo di fare in questo ritaglio di spazio che rimarrà negli archivi elettronici per sempre consacrando il mio totale menefreghismo reputazionale online.

Questo non è un travel blog per tutti: non a tutti piace viaggiare “come piace a me”***, pensalo più come a un blog di “cose che succedono e come affrontare le cose che succedono quando sei in viaggio”.
Non voglio raccontare semplicemente cosa mi sia successo in viaggio (anche perché non sempre si può raccontare) e nemmeno ostentare i luoghi lussuosi e spaventosamente glamour che abbia visitato (anche perché volo a pedali e dormo anche sotto i portici****), ma come affrontare quello che potrebbe succedere in viaggio o prima della partenza, come raggiungere un determinato luogo nel mondo potrebbe rovinarti le aspettative (quando le hai) o superarle tutte.
E ti assicuro succedono cose che avranno a che fare con le tue aspettative sia prima, sia durante sia dopo un viaggio, soprattutto se fatto d’arroganza, senza prenotare niente, con uno zaino in spalla e un budget che tende più allo zero che all’infinito.
Il perché viaggiare così invece lo dovresti già aver scoperto da te.

P.S. ora inizia la sfilza di note a piè di pagina***** che potrebbero:

  • spiegare un tantino meglio cosa volevo dire nella trattazione principale.
  • contenere frasi importantissime che devi assolutamente sapere e potrebbero farti arrivare in luoghi assurdi o risparmiare cifre esorbitanti.
  • limitarsi ad essere trashate assurde senza alcun senso apparente.

La prima volta che ho avuto a che fare con uno di quei maledetti asterischi, fu in Marocco quando noleggiammo la macchina per un tour di 10 giorni e 2000 km… Doveva essere un Pandino*.
Indovina se alla fine ho guidato quella macchina!

Note ignoranti a piè di pagina

* o equivalente
** e quando dico bello intendo trash
*** comodità zero, in fast track selvaggio, per la maggior parte del tempo on the road, facendo saltare piani accuratissimih, perdendo l’orientamento, perdendo la connessione, perdendo il trasferimento, talvolta incazzandosi e sbroccando di sicuro sul finire delle risorse mentali e fisiche dopo una camminata di chissà quanti chilometri per vedere una cosa che alla fine si rivelerà contro ogni pronostico una turistata demmerda, no all inclusive, dicendo di no a tassisti e truffatori e a centinaia di altre persone che hanno una irripetibile offerta per te.
**** è successo solo una volta, giuro, e per un tempo brevissimo, giuro!
***** E non saranno solo note ignoranti a piè di pagina ma anche la metafora di tutti gli imprevisti che si potranno nascondere dietro una postilla come “* o equivalente” che potrebbe capitarti di trovare in uno qualsiasi dei contratti che accetterai durante il tuo viaggio.

Umilmente vostro, il Founder & CEO.

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